Dalle campagne alle industrie, dai trasporti ai negozi e supermercati la filiera non si ferma

Negli scenari delle ultime settimane è emerso prepotentemente il ruolo strategico delle aziende industriali, agricole e distributive nel settore alimentare e non solo.

Ivo Ferrario, il direttore della comunicazione di Centromarca, l’associazione dell’industria italiana di marca, ha dichiarato che in questa emergenza determinata dal virus Covid-19 è fondamentale rendere disponibili beni di prima necessità per garantire la salute e l’igiene dei cittadini. L’accesso ai beni di largo consumo diventa un aspetto critico di riflessione perché – mai quanto in questa occasione – appare chiaro che i prodotti non crescono magicamente sugli scaffali.

Nonostante la questione sicurezza, la ridotta disponibilità di manodopera ed i blocchi alle frontiere per i trasporti, la produzione, la distribuzione e gli acquisti in ambito principalmente alimentare e farmaceutico procedono regolarmente.

Le difficoltà della filiera agroalimentare e farmaceutica ai tempi del Covid-19

Il mercato deve riconoscere che dietro l’eccellente manifattura alimentare e farmaceutica si nasconde un organigramma di professionisti di alta specializzazione, direttori ed imprenditori.

Francesco Mutti, Amministatore delegato di Mutti Spa, azienda storica di conserve di pomodoro e presidente di Centromarca, non nasconde le difficoltà che gli associati (che spaziano da Ferrero a Walt Disney, da Barilla a Unilever) stanno affrontando in termini di produzione, raccolta e gestione ordini ed export come conseguenza del Coronavirus.

Allo stesso tempo il Sig. Mutti dichiara che questa crisi ci sta facendo riscoprire il valore della fabbrica perché gli operai non hanno smesso di produrre alimenti, pellicole ed imballaggi, detergenti, farmaci ed apparecchiature per gli ospedali.
La definizione di beni essenziali è estremamente difficile – prosegue – molte attività collaterali alla produzione di questi beni contribuiscono in maniera incisiva all’operatività di filiera.

Uno sguardo al post Coronavirus

Passata l’emergenza sanitaria si passerà all’emergenza economica che richiederà un progetto di ricostruzione che dia priorità alla sanità ed all’istruzione.

Secondo Centromarca la riorganizzazione dei valori già in atto in questi giorni di isolamento forzato premierà i brand ed i prodotti di qualità.